Bloccata la procedura della gara unica per il servizio di gestione del ciclo integrato dei rifiuti nel Calatino. Come una gelata improvvisa è arrivato lo stop del Consiglio di giustizia amministrativa (Cga). I giudici amministrativi di secondo grado hanno accolto l’istanza cautelare presentata dall’appellante, un’impresa che non aveva partecipato alla gara, avendo ritenuto il bando, il capitolato e gli altri atti, generici e lacunosi. ˆ stata sospesa cos¬ l’esecutivit delle sentenza con cui il Tar di Catania aveva ritenuto inammissibile il ricorso della stessa impresa, proprio per la sua mancata partecipazione alla gara. Il Cga ha altres¬ fissato la trattazione del merito della querelle per l’udienza pubblica del prossimo 17 novembre.
La procedura della gara era ormai in fase avanzatissima. L’altol del Cga arriva dunque come una brusca frenata a un treno lanciato in corsa. Non ci stanno i sindaci dei Comuni del Calatino, che rappresentano i Comuni di Caltagirone, Castel di Iudica, Grammichele, Licodia Eubea, Mazzarrone, Militello, Mineo, Mirabella Imbaccari, Palagonia, Raddusa, Ramacca, San Cono, San Michele di Ganzaria, Scordia e Vizzini, un territorio che ha un totale di 145.000 abitanti.
I primi cittadini, riunitisi ieri mattina nella sede di Kalat Ambiente Srr, la societ d’ambito che si occupa del servizio nel comprensorio, hanno stigmatizzato la grave battuta d’arresto registratisi in un procedimento che sembrava ormai avviato alla conclusione, con il conseguente stop al previsto, imminente suo avvio e agli auspicati, consistenti risparmi nella gestione. “In questo modo ““ hanno aggiunto ““ si mortificano le nostre aspettative a un miglioramento del servizio di igiene ambientale e a un incremento delle percentuali di raccolta differenziata, condizioni essenziali per una riduzione dei costi. Tutto ci² determina, in ogni Comune, grosse difficoltà organizzative nell’espletamento del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, anche perch© obbliga ciascuno di noi a effettuare continue proroghe alle ditte oggi affidatarie”.
Il quadro di estrema precariet è ulteriormente aggravato dalle profonde incertezze sull’evoluzione della normativa. I sindaci hanno pertanto deciso di chiedere un incontro, nel più breve tempo possibile, con il presidente della Regione Rosario Crocetta e con l’assessore all’Ambiente, Vania Contrafatto.
“La situazione, davvero difficile ““ afferma il sindaco di Caltagirone, Gino Ioppolo ““ impone alla Regione di uscire dall’equivoco e di dare risposte che non mortifichino oltremodo un territorio come il nostro, impegnato a creare un nuovo modello di gestione improntato all’efficacia degli interventi e all’abbattimento dei costi per i cittadini”.
“Quanto accaduto ““ sottolinea il sindaco di Militello e vicepresidente del Cda di Kalat Ambiente, Giuseppe Fucile ““ rischia di vanificare un lavoro incessante di quattro anni. Non vorremmo che tutto ci² fosse anche il frutto di mutate direttive regionali, in ultimo orientate a privilegiare un dimensionamento degli ambiti di gestione su base provinciale a discapito dell’unica esperienza positiva di ambito territoriale in Sicilia”.