Quasi 400 pagine dell’organismo parlamentare dipingono il quadro drammatico dell’intero sistema di gestione dell’immondizia nell’Isola
Una relazione di 362 pagine. Con un accento su “un sistema di illegalit diffuso e radicato che costituisce uno dei veri ostacoli ad un’autentica risoluzione delle problematiche esistenti”. Ma anche un’accusa al sistema “caratterizzato da un globale e sostanziale affidamento all’imprenditoria privata e all’attuale presidente della Regione”, Rosario Crocetta, i cui interventi sui rifiuti “non hanno raggiunto i risultati previsti”. ˆ durissimo il giudizio sulla Sicilia della commissione parlamentare d’inchiesta sul Ciclo dei rifiuti: per l’organismo parlamentare guidato da Alessandro Bratti “molti territori siciliani sono invasi dal pattume e l’idea di portare i rifiuti fuori regione è la prova più lampante dell’attuale crisi di sistema”.
Proprio all’ingresso del pronto soccorso. Un cumulo di rifiuti abbandonati da giorni con grave pericolo per la salute. ˆ solo l’ultima, grave “fotografia” di una crisi che ha messo in ginocchio la citt dello Stretto. Un’immagine rimbalzata sui social stamattina provocando indignazione, e grazie alla quale MessinAmbiente, la partecipata del Comune per la raccolta dei rifiuti, è finalmente intervenuta, liberando l’ingresso del pronto soccorso anche con una ruspa. “Le nostre criticit si sono andate sommando con quelle della Regione – cos¬ commenta l’assessore all’ambiente e ai rifiuti Daniele Ialacqua – dopo il sequestro della discarica di Mazzarr Sant’Andrea, siamo stati costretti a conferire a Motta Sant’Anastasia, con un aggravio importante di costi da 9 milioni e mezzo all’anno ai 12 di adesso, il paradosso è questo: siamo in una situazione di maggiore legalit perch© prima si conferiva temporaneamente anche alla discarica di Pace, proprio in citt , ma lo si faceva illegittimamente, spendiamo di più ma subiamo gli umori della Regione e cos¬ una situazione ambientale molto più grave”. (di Manuela Modica)
Le opposizioni, naturalmente, partono all’attacco. “Tutto ci² che abbiamo denunciato e su cui lavoriamo da anni attraverso numerosi atti parlamentari ed esposti alla Procura e alla Corte dei conti – afferma ad esempio la capogruppo del Movimento 5Stelle all’Ars, Angela Foti – si materializza nell’ennesima relazione scandalosa. Se questo governo avesse un minimo di decenza, dovrebbe solo dimettersi”. La commissione addebita colpe alla “pesante eredit “ raccolta da Crocetta, ma punta l’accento anche sul suo operato: “La Regione ““ si legge nella relazione ““ non ha saputo o voluto incentivare la raccolta differenziata”. “Dopo circa quattro anni ““ aggiunge Foti ““ Crocetta e compagni di avventura hanno di fatto aggravato la situazione programmando solo caos. La Sicilia non può rimanere sotto sequestro ancora a lungo, vadano tutti a casa”.