Diventa insostenibile la situazione dei lavoratori
della «Kalat Ambiente» che dopo il sit in piazza
Carafa, i licenziamenti e mancate retribuzioni, ieri
sera e per l’intera notte hanno sostato davanti ai
cancelli dello stabilimento di contrada
«Poggiarelli». «Avevamo sperato – dichiara il
responsabile Fp Cgil, Francesco D’Amico – che la
situazione della Kalat potesse risolversi, ma cos¬
non è stato e anzi si è ancor più compromessa e
potrebbe sfociare in azioni di disperazione perch©
i lavoratori sono allo stremo e disposti a tutto».
Alle giuste recriminazioni del sindacalista fa eco
la disperazione dei lavoratori ed uno di questi,
Francesco Ragusa piangendo, urla la sua rabbia
dicendo: “Ho moglie e 2 figli, casa in affitto,
bollette da pagare, non ho i soldi per il carburante
per raggiungere il posto di lavoro, oggi ho
lavorato, non ho mangiato, passer² qui la notte e
domani mattina ritorner² al lavoro, ma non so se
resister² a sopportare questa vita, 40 giorni fa ho
avuto un acconto di mille euro e non so quando
avr² quanto a me spettante. Sono disperato -conclude Ragusa – aiutatemi o commetter² un
gesto estremo”.