redazione  Ambiente

 

Sequestrate quattro aree per una superficie complessiva di circa 15mila metri quadrati, che, secondo la procura di Caltagirone, sarebbero state utilizzate illegalmente per il deposito di scarti nella lavorazione di rifiuti. Il sindaco di Caltagirone: “Necessario rinnovare metodi e pratiche”. Il coordinatore provinciale del Megafono Caudo: “La notizia del sequestro di aree della struttura di Kalat Impianti ci lascia sgomenti” 

La Guardia forestale di Catania ha eseguito a Grammichele il sequestro preventivo di quattro aree della societ  Kalat impianti, per una superficie complessiva di circa 15mila metri quadrati, che, secondo l’accusa, sarebbero state utilizzate illegalmente per il deposito di scarti nella lavorazione di rifiuti.

L’inchiesta, che ipotizza i reati di discarica abusiva e inquinamento ambientale, è coordinata dal procuratore di Caltagirone, Giuseppe Verzera. 

“Nell’ultimo periodo il Comune di Caltagirone ““ afferma il sindaco Gino Ioppolo ““ è stato inspiegabilmente escluso persino dal Consiglio di amministrazione di Kalat Ambiente Srr. Soltanto da pochi giorni il nostro Comune è stato reinserito nel Cda, dove eserciter  appieno le connesse funzioni di controllo e di indirizzo”.

Ioppolo manifestando “profondo apprezzamento” per il lavoro della magistratura chiede “di far luce sull’intera vicenda”. “Per parte nostra esprimiamo sgomenta sorpresa per quanto sembra essere accaduto. Confermiamo ““ conclude il sindaco di Caltagirone ““ la necessit  di rinnovare metodi e pratiche, che devono essere improntati alla massima trasparenza”.

A commentare la notizia anche Giuseppe Caudo, coordinatore provinciale Megafono: “La notizia del sequestro di aree della struttura di Kalat Impianti , in cui grazie all’ azione degli attuali amministratori si e’ venuti a conoscenza di una discarica nella quale sono stati interrati presumibilmente quintali di rifiuti, ci lascia sgomenti. Un impianto, fiore all’occhiello del ciclo dei rifiuti in provincia di Catania, si scopre essere stato, in passato, luogo di mala gestione e di malaffare. Come più volte ripetuto dal presidente Crocetta,  in Sicilia il passato ci insegue ma il vento è cambiato. Oggi si amministra con giudizio e si denuncia. Kalat impianti sta lavorando al massimo regime per far s¬ che i comuni possano conferire l’ umido dei rifiuti ed aumentare la percentuale di differenziata in provincia di Catania; un modello virtuoso che va’ difeso e potenziato. La magistratura chiarir  eventuali responsabilit  giuridiche sul piano politico; chi ha commesso questi fatti ha minato al futuro dei lavoratori e a quello di una struttura che da isola del riciclo è stata trasformata in altro.”

“Il presidente– continua- plaude all’iniziativa della magistratura calatina che ha sequestrato l’area destinata alla differenziazione dei rifiuti di “Kalat impianti” presso l’area di Grammichele, dove tra l’altro Crocetta si è recato venerdì scorso per un controllo, ed esprime apprezzamento per il lavoro che l’attuale amministrazione della societ  sta facendo, per la tutela dell’ambiente, con una gestione trasparente.”